Bambini in vacanza
Le vacanze rappresentano per tutti il tanto desiderato periodo di riposo, l’occasione per trascorrere alcuni giorni di relax con la famiglia o con gli amici. Quando si hanno dei bambini però bisogna ricordare che vacanza significa anche divertimento dedicato a loro e quindi viaggi, villeggiatura e svaghi devono essere programmati a misura di bambino, scegliendo con attenzione la meta.
Arrivati a destinazione è bene controllare che ci siano tutti i requisiti di sicurezza nell’appartamento o nell’albergo dove si alloggia e informarsi sull’ubicazione dell’ospedale o della guardia medica più vicini, così da avere a portata di mano tutti i riferimenti indispensabili in caso di necessità.
Se il bambino assume abitualmente medicinali ricordarsi di portare le ricette mediche per acquistarli senza problemi in caso di bisogno e magari una piccola scorta di “primo soccorso”: antipiretici, il termometro, disinfettanti, cerotti, solari ad alta protezione, integratori a base di fermenti lattici, utili nel riequilibrare della flora intestinale, etc.
Se si decide di fare una vacanza all’estero è necessario informarsi con largo anticipo sui documenti necessari per l’espatrio dei minori e sulla profilassi sanitaria prevista.
La Società Italiana di Pediatria suggerisce di strutturare il tempo libero dei bambini impegnandoli in modo equilibrato su cinque tipologie di attività:
- l’area dell’attività fisico-sportiva
- l’area della socializzazione
- l’area del self (in cui è bene lasciare il bambino da solo)
- l’area del non self (accesso, assieme a i genitori, alle informazioni: televisione, libri, computer e così via)
- l’area del gioco
Al mare
Qualche suggerimento da tenere a mente se la destinazione delle vacanze è il mare.
- Evitare di tenere i bambini in spiaggia nelle ore più calde, dalle 11 alle 16;
- proteggerli sempre con creme solari protettive resistenti all’acqua, da applicare più volte nel corso della giornata; alla sera applicare un doposole per idratare e rinfrescare la pelle;
- fate indossare magliette e cappellini nelle ore calde;
- bere con regolarità;
- far indossare sempre il costume per evitare che la sabbia possa provocare irritazioni e, prima di tornare a casa, ricordare di fare una breve doccia se possibile;
- dopo il pasto aspettate almeno tre ore prima di dare il permesso di fare il bagno, in modo che la digestione sia completata.
- Nel caso in cui il bambino venisse punto da una vespa – spesso questi insetti sono ospiti indesiderati sulle nostre spiagge, attratti dagli avanzi di cibo e dall’odore dei solari – o da una medusa, inumidire la parte con una pezzuola o un batuffolo di cotone bagnato con un poco di ammoniaca o con gli stick appositi.
In montagna Anche per una vacanza “in quota” in tutta sicurezza, è bene sapere quali potrebbero essere alcun possibili pericoli legati alla montagna e al suo ambiente.
- ricordare sempre di proteggere la cute dei bambini anche in montagna, perché il rischio di scottature e ustioni è molto elevato senza un’adeguata protezione. Infatti qui il riflesso del sole sulla neve e sul ghiaccio è amplificato di quattro volte circa rispetto alla sabbia e la quantità di raggi UVB aumenta del 4% ogni 300 metri che si sale in quota. Quanto ai bambini, spesso risentono della sbagliata esposizione in montagna, poiché la loro pelle è più fragile davanti all’aggressione del sole ed ha una “memoria” dei danni subiti.
- utili un cappello con visiera e un paio di occhiali da sole, per proteggere il capo e gli occhi dal rischio di insolazioni e congiuntiviti. Attenzione alle giornate nuvolose che spesso capitano nei luoghi montani: attraverso le nubi, infatti, i raggi solari passano ugualmente ed è molto difficile rendersi conto quando la pelle sta iniziando a scottarsi.
- Un’ ulteriore attenzione va posta al pericolo, in Italia peraltro limitato, dei rettili. Passeggiando tra i boschi o sui prato, non è infrequente incontrare qualche vipera, dalla caratteristica testa triangolare, il cui habitat ideale sono le pietraie, i cumuli di sterpi, l’erba alta, soprattutto delle zone esposte al sole. Se nessuno dei serpenti presenti in Italia rappresenta davvero un pericolo, da sottolineare però la necessità di un intervento immediato portando la persona morsa dal rettile al più vicino Pronto Soccorso o ospedale per un’iniezione di siero anti-vipera. Per limitare al massimo questo rischio e rendere più confortevole la passeggiata, è sempre bene camminare in montagna con scarponcini alti da trekking, calzettoni e un bastone, evitando di infilare le mani nude in cespugli, roveti o sotto le pietre.
Mare o monti, l’importante è diversi in tutta sicurezza. E adesso non resta che scegliere la destinazione preferita e … Buona Vacanze!