Integratori Italia: farmacista riferimento per chi consuma regolarmente integratori
Chi consumava integratori prima della pandemia ha aumentato nel 2020 la regolarità di assunzione. La ricerca condotta da Kantar per Integratori Italia
Secondo una recente ricerca condotta da Kantar per Integratori Italia, coloro che consumavano integratori anche prima della pandemia (88%) hanno aumentato nel 2020 la regolarità di assunzione di questi prodotti, in una logica di maggiore attenzione alla prevenzione, ed hanno esteso agli altri membri della famiglia questo comportamento. La ricerca è stata presentata in occasione del convengo dal titolo “Nutrizione in epoca di pandemia: Covid-19 e ruolo dell’integrazione alimentare”, all’interno di FarmacistaPiù.
Farmacista risulta la principale fonte di informazione
L’indagine, nata con l’obiettivo di comprendere come sia cambiato il consumo degli integratori nel corso del 2020, ha evidenziato come i consumatori “abituali” si affidano al parere di farmacisti di cui apprezzano presenza, competenza ed esperienza. Per i nuovi utilizzatori (circa il 12% degli intervistati), il parere dell’esperto rimane fondamentale e il farmacista è la principale fonte di informazione, insieme al medico, che li porta a prediligere il canale d’acquisto offline, permettendogli un contatto diretto con questa figura di riferimento. «Quando si parla di integratori si parla ormai non solo di prodotti che aiutano a mantenere lo stato di salute delle persone in determinati momenti della vita, ma anche vere e proprie risorse per la prevenzione» ha spiegato Alessandro Colombo, vicepresidente di Integratori Italia. «Questa doppia funzione rende l’integratore uno “strumento” importante per la farmacia, perché attraverso la sempre maggior richiesta di salute e benessere a 360° gradi che la popolazione chiede, il farmacista può rafforzare la relazione con il consumatore sia rispondendo alle sue esigenze sulla salute, che promuovendo un counselling mirato alla prevenzione».
Integrazione e fake news
Durante la pandemia il 58% degli intervistati ha dichiarato di assumere integratori per preservare o migliorare lo stato di salute, in particolare come supporto fisico per il sistema immunitario: tuttavia, non sono state poche le fake news, circolate soprattutto online sugli effetti di alcune sostanze. «L’importanza dominante degli interventi di salute pubblica e delle vaccinazioni nel limitare la diffusione e la gravità delle infezioni è fuori discussione; il ruolo di supporto di alcuni integratori alimentari alla funzione del sistema immunitario non va tuttavia trascurato» ha dichiarato Andrea Poli. «Evidenze sufficientemente chiare indicano, per esempio, che un adeguato apporto di vitamina D e C, anche da supplementazione, e l’impiego di specifici botanicals, come l’echinacea e probiotici può svolgere al proposito un interessante ruolo di sostegno».
La farmacia supporto i nuovi bisogni di salute
In conclusione Michele Pellegrini Calace, tesoriere Federfarma nazionale, ha sottolineato che «la farmacia offre, già da molti anni, la possibilità ai cittadini di accedere facilmente a una vasta gamma di prodotti nel campo dell’integrazione alimentare, e questa tendenza è destinata ad aumentare di pari passo con i nuovi e rinnovati bisogni di salute della popolazione»; ed ha aggiunto: «la pandemia ci ha messo di fronte al valore della salute e della cura di sé, una lezione della quale siamo destinati a fare tesoro a lungo, e la farmacia può giocare un ruolo decisivo nel supportare i nuovi bisogni di salute e di benessere dei cittadini su tutto il territorio nazionale».