Integratori, in 20 anni quadruplica il consumo tra gli over 55
Sono i maggiori utilizzatori di vitamine e sali minerali. Gli italiani comprano anche molti fermenti lattici e spendono in tutti questi prodotti quasi 3 miliardi di euro. Siamo primo mercato in Europa
Gli italiani, quando si tratta di salute, non badano a spese. O almeno ci provano. E anche durante la crisi hanno continuato a comprare integratori. Soprattutto i connazionali tra i 55 anni di età fino ai 74. Quasi uno su due, secondo una ricerca di Gfk Eurisco, assume multivitaminici. E in vent’anni ne ha quadruplicato i consumi. Anche grazie a loro gli integratori hanno prodotto nel 2015 un giro d’affari in crescita di un 8 per cento rispetto all’anno prima, raggiungendo i 2,8 miliardi di euro. Ricavi realizzati attraverso la vendita in farmacia, parafarmacia e supermercati.
Soprattutto le farmacie ispirano fiducia. É da questo canale che arrivano l’84 per cento degli incassi (dati Ims). Non è un caso che oggi quello italiano sia il mercato degli integratori più grande d’Europa. “Vendiamo bene i prodotti multivitaminici e i minerali che valgono 550 milioni di euro ma soprattutto utilizziamo, più che in altre nazioni, i probiotici(fermenti lattici): nel 2015 ne sono stati venduti 500 milioni di euro”, racconta Alessandro Colombo, presidente di INTEGRATORI ITALIA, associazione che fa parte di AIIPA e che, in ambito Confindustria, rappresenta coloro che producono e commerciano integratori.
A spingere al consumo di integratori sono soprattutto i medici, in modo particolare ginecologi e pediatri, ma anche i farmacisti, che da noi li consigliano. “Per dare un’idea delle proporzioni di consumi rispetto ad altre nazioni – ricorda Colombo – mentre in Italia nel 2014 si spendevano in integratori 2,4 miliardi di euro, in Germania si arrivava a 1,4 miliardi e in Francia a 719 milioni”. Il mercato italiano, ben presidiato dalle multinazionali, offre comunque ancora margini di crescita. Ed ecco che Integratori Italia adesso è impegnata per dare maggiori informazioni al consumatore. Per capire in che direzione muoversi ha persino commissionato una ricerca a Gfk Eurisko.
“Abbiamo voluto indagare – prosegue il presidente – sulle conoscenze degli italiani a proposito degli integratori e abbiamo scoperto che moltipensano alle sole vitamine mentre c’è di più. Inoltre abbiamo chiesto agli intervistati quali informazioni volessero avere su questi prodotti e adesso andremo a riorganizzare il nostro sito per meglio spiegarne i benefici, ma anche i rischi, le controindicazioni e il modo d’uso”. Da fare ce n’è se si pensa che ben 8 intervistati su dieci hanno usato degli integratori nell’ultimo anno ma oltre un quarto non sa bene cosa siano e a cosa servano. E ancora, oltre 4 persone su dieci affermano di voler ricevere consigli e notizie. Entro l’anno Integratori Italia ha perciò già deciso di lanciare la sua pagina Facebook. Ma poi continuerà a fare formazione ai farmacisti, grazie alla collaborazione con Federfarma, perché poi possano rispondere alle domande dei consumatori.