Integratori alimentari, parte la campagna per la corretta informazione sul web
Produttori e consumatori si uniscono nel contrasto alle fake news
L’utilizzo di integratori alimentari è in continua crescita in Italia. Di pari passo cresce la richiesta di informazioni dei pazienti che, con frequenza sempre maggiore le cercano sul web e le verificano con il medico di famiglia e il farmacista.
Da questo scenario parte la campagna nazionale di comunicazione “La sfida dell’informazione corretta nell’era digitale”, promossa dall’Unione Nazionale Consumatori (UNC) con il supporto di Integratori Italia – Unione Italiana Food. L’obiettivo è quello di offrire contenuti affidabili e scientificamente corretti, in contrasto alle informazioni parziali o del tutto infondate che spesso si trovano in rete.
A Milano, alla presentazione della campagna, Massimiliano Dona, presidente dell’UNC ha ricordato che la collaborazione con Integratori Italia ha portato l’anno scorso alla realizzazione della guida “L’uso corretto degli integratori“, che si affianca alla APP Integratori Alimentari, scaricabile sia dal sito di UNC che dai principali APP store.
La nuova campagna si basa su una serie videografiche che saranno condivise attraverso i canali social e gli altri strumenti di comunicazione di UNC. I video saranno rilanciati anche attraverso il sito www.integratoriebenessere.it e la pagina Facebook Integratori e Benessere. I video partono dalle domande più frequenti sugli integratori, come la distinzione tra integratore e farmaco, la corretta lettura delle etichette, la sicurezza dell’acquisto degli integratori su internet: le risposte vengono poi fornite dalla guida.
“L’UNC – spiega Dona – accetta la sfida della corretta informazione nell’era digitale per fornire ai consumatori gli strumenti per riconoscere le fake news (soprattutto nel settore della salute) e scegliere in modo consapevole, consigliando di rivolgersi a professionisti e acquistare su canali affidabili.”
“Integratori Italia da anni è fortemente impegnata a promuovere la conoscenza e il corretto utilizzo degli integratori, elevare la qualità dei prodotti e favorire lo sviluppo di questo settore in Italia. – dichiara Anna Paonessa, responsabile di Integratori Italia – Per dare applicazione alla nostra missione abbiamo adottato un Codice deontologico al quale le aziende devono aderire per poter far parte dell’associazione. Il Codice aiuta le aziende a rapportarsi e a comunicare in modo corretto ai professionisti della salute e ai consumatori. Per elevare la qualità dei prodotti sul mercato la nostra associazione ha invece adottato delle Linea guida sulla qualità, che coprono l’intero ciclo produttivo e di controllo della qualità. Infine tutta la comunicazione che promuoviamo sugli integratori si ispira ai principi HON (Health On Net) che prevede informazioni verificate e basate su evidenze scientifiche.”
Integratori e grandi sfide della sanità
Sono sempre di più gli italiani che fanno uso di integratori alimentari e che sono interessati ad avere informazioni su questi prodotti.
Simone Nucci, direttore commerciale della società di ricerche Newline, sottolinea: “I dati di mercato confermano la centralità degli integratori nella ricerca di benessere e nella prevenzione di patologie minori. Un comparto che sviluppa quasi 3,5 miliardi di fatturato e che nel canale di adozione, la farmacia, ha realizzato negli ultimi 6 anni una crescita media di quasi il 7%.”
Il successo degli integratori viene attribuito alla maggiore attenzione verso la salute in generale e l’alimentazione in particolare. Le indagini ci dicono che nel nostro Paese, a differenza ad esempio degli Usa, chi utilizza gli integratori, nella grande maggioranza dei casi, chiede il parere del medico o del farmacista.
Il medico si trova, quindi, sempre più spesso a rispondere alle domande dei pazienti su sicurezza ed efficacia degli integratori.
“Oggi possiamo rispondere sulla base di evidenze scientifiche – ha sottolineato Giovanni Scapagnini vice presidente della SINUT (Società Italiana di Nutraceutica) – la ricerca scientifica sta investendo sempre più nel realizzare studi di grandi dimensioni per dimostrare l’efficacia e soprattutto ottimizzare l’utilizzo di alcune sostanze nutraceutiche come integratori in grado di ridurre fattori di rischio di invecchiamento patologico.”
Scapagnini ha anche ricordato come l’integrazione alimentare possa avere un ruolo di primo piano nella politica di prevenzione delle malattie croniche e dell’invecchiamento, che sono la grande sfida, non solo sanitaria, per le società sviluppate nei prossimi anni.